Il gioco online è molto popolare. I giochi gratuiti sono particolarmente in voga tra i bambini e i giovani, ma anche loro possono celare dei costi.

Ma cos’è il gioco online?

L’online gaming fa parte della vita quotidiana di molti bambini e giovani. Ma cosa rientra nell’online gaming?

«Con online gaming si intendono i videogiochi a cui si gioca su Internet e che permettono l’interazione con altri giocatori», spiega Renato Hüppi, specialista di (in tedesco) GameInfo.info. Non importa se si gioca con una console, al computer, via app o browser.

Molti di questi giochi online sono offerti gratuitamente, ma anche i giochi gratuiti possono avere dei costi.

Gioco online: quando costa e quando è gratis?

La maggior parte dei giochi online può essere suddivisa in due categorie: quelli per cui si paga un abbonamento mensile e quelli gratuiti. I giochi a pagamento sono di solito più trasparenti nei loro prezzi. Si paga un importo ogni mese, che permette di giocare quanto si desidera.

Con i giochi gratuiti, invece, occorre fare più attenzione. Da una parte perché, con molti di essi, la protezione dei dati è garantita solo in misura limitata. E dall’altra, alcuni di questi sono deliberatamente strutturati in modo tale che, dopo un certo periodo di tempo, è necessario investire denaro se si vuole progredire nel gioco.

Quali sono le più comuni trappole relative ai costi nei giochi online gratuiti?

«Prima di tutto, è importante capire che i fornitori di giochi vogliono fare soldi», sottolinea Renato Hüppi. E anche con giochi inizialmente gratuiti. Vengono utilizzati continuamente nuovi meccanismi per assicurarsi che i player di giochi apparentemente gratis finiscano per spendere soldi. Fondamentalmente, ci sono due aspetti importanti che i genitori devono conoscere:

• «Acquisti in-game»: vanno dall’acquisto di costumi aggiuntivi per il personaggio, senza effetti sullo svolgimento del gioco, allo sblocco del livello successivo; specifici giochi gratuiti sono appositamente progettati in modo che i giocatori effettuino acquisti aggiuntivi per raggiungere il livello successivo. Anche se il costo dei singoli acquisti è solitamente basso, questi micro importi possono accumularsi e tradursi in fatture elevate.

• Valute complesse in gioco: molti giochi usano una valuta propria e complessa, rendendo criptica la spesa effettiva. I bambini e i giovani spesso non hanno una visione d’insieme dei costi (e, quindi, il relativo controllo) perché la fatturazione avviene con cadenza mensile tramite una carta di credito o un abbonamento di telefonia mobile.

Gioco online sicuro senza brutte sorprese

Affinché i bambini e i giovani acquisiscano consapevolezza delle trappole relative ai costi dei giochi online, è importante che i genitori comunichino in maniera aperta. Infatti, con le cosiddette microtransazioni incombe il pericolo che i giovani perdano il conto dei costi effettivi. Con gli smartphone e i tablet, i genitori possono di solito bloccare tali «acquisti in-game» direttamente nelle impostazioni del dispositivo e quindi andare sul sicuro. «È anche importante», dice Renato Hüppi, «non collegare la carta di credito dei genitori ai dispositivi o agli app store a cui hanno accesso i bambini e i giovani». L’esperienza pratica mostra che, in caso contrario, di tanto in tanto si verificano addebiti non intenzionali o di sgraditi importi elevati. Le ragioni possono essere ricondotte a un comportamento incauto da parte dell’utente, a causa del quale il telefono viene hackerato, una mancanza di visione d’insieme dei costi, nonché ad acquisti impulsivi.

Se al bambino è concessa la possibilità di effettuare tali acquisti, sono adatti, per esempio, abbonamenti prepagati o carte prepagate (Paysafecards) con una quantità limitata di credito di gioco. Insieme, si può quindi concordare un budget di gioco mensile, dando inoltre al bambino l’opportunità di acquisire dimestichezza con il denaro.