Le lacune contributive AVS portano a riduzioni della rendita in età avanzata. Le cause delle lacune, invece, si pongono spesso nella giovane età adulta. Per questo è importante documentarsi sulle lacune AVS e compensarle per tempo.

Quando si devono iniziare a pagare i contributi AVS?

Sia le persone che esercitano un’attività lucrativa che le persone in formazione scolastica sono tenute a versare i contributi AVS. Tutte le persone che esercitano un’attività lucrativa devono versare i contributi all’AVS dal 1° gennaio dell’anno in cui compiono 18 anni. Per tutte le persone senza attività lucrativa, cioè scolari e studenti, l’obbligo di pagare i contributi inizia il 1° gennaio del 21° anno di età.

Cosa sono le lacune contributive AVS?

Per ricevere la rendita completa, i contributi AVS devono essere versati senza interruzione dall’anno in cui si compiono 21 anni fino al raggiungimento dell’età pensionabile ordinaria. Per gli uomini, l’obbligo di pagare è quindi attualmente di 44 anni e per le donne di 43 anni.

Chiunque abbia già esercitato un’attività lucrativa e versato dei contributi prima dei 21 anni può farsi accreditare i cosiddetti «anni di gioventù». Anche se non sono presi in considerazione per il calcolo della rendita, possono essere utilizzati in seguito per coprire eventuali lacune contributive.

Queste insorgono quando in un anno non vengono versati contributi AVS e comportano una riduzione della rendita. Per ogni anno di contributi mancanti, la rendita è ridotta di 1/44, indipendentemente dal fatto che la persona sia un uomo o una donna.

Quali sono le ragioni più frequenti delle lacune AVS tra i giovani adulti?

In linea di principio, per l’AVS vale l’auto-organizzazione. La responsibilità della gestione dei pagamenti AVS, delle lacune contributive o delle compensazioni ricade interamente sull’assicurato. È quindi importante conoscere le varie cause delle lacune AVS.

• Viaggi: Molti giovani si prendono un anno sabbatico per viaggiare prima di andare all’università o di entrare nel mondo del lavoro.Se il domicilio di diritto civile rimane in Svizzera durante questo periodo, deve comunque essere versato un contributo annuale all’AVS. Questo è calcolato sulla base del patrimonio.

• Studio: Gli studenti che non esercitano un’attività lucrativa durante gli studi devono provvedere personalmente a iscriversi all’AVS e a pagare il contributo forfettario minimo annuale che ammonta attualmente a 503.- franchi. Gli studenti che svolgono un lavoro secondario possono dedurre dal contributo minimo di 503.- CHF i contributi AVS derivanti dall’attività professionale. Queste disposizioni si applicano a partire dal 1° gennaio successivo al compimento dei 20 anni, cioè l’anno in cui si compiono 21 anni. A partire dal 1° gennaio dopo il 25° compleanno, si applicano le disposizioni regolari.

• Molti e brevi incarichi di lavoro presso vari datori di lavoro: I salari inferiori a 2’300 CHF per datore di lavoro e anno civile sono esenti da contributi. Quindi, chi fa molti lavori brevi, corre il rischio di non raggiungere il contributo minimo annuale.

È possibile compensare le lacune AVS?

In caso di una lacuna AVS, le persone che hanno esercitato un’attività lucrativa dall’età di 18 anni beneficiano degli «anni di gioventù», che consentono di compensare le lacune contributive di un massimo di tre anni. Coloro che non dispongono di «anni di gioventù» hanno ancora la possibilità di colmare le lacune contributive dell’AVS entro 5 anni.