I bambini e i ragazzi passano molto tempo in rete. Oltre a informazioni utili per i compiti scolastici, chat con gli amici e i giochi appassionanti, possono imbattersi anche in pericolose truffe. Vi presentiamo le cinque truffe più frequenti usate su Internet e vi mostriamo come proteggere i vostri figli.
La truffa più diffusa è il phishing. I truffatori «pescano» dati personali, come numeri di conto o password, di cui poi abusano. Per fare questo, inviano e-mail che sembrano provenire da siti web o aziende affidabili. Per lo più comunicano che i dati di accesso o le informazioni dell’account sono scaduti o non sono più sicuri e incoraggiano a cambiarli al link allegato. In realtà, però, il link porta a un sito web falso e, se si inseriscono i propri dati di accesso, questi vengono trasmessi ai truffatori. In questo modo, questi ultimi possono accedere per esempio ai dati bancari personali, svuotare il conto o fare acquisti online.
Mostrate a vostro figlio come riconoscere una mail di phishing: sono spesso piene di errori di ortografia, non si rivolgono personalmente al destinatario e contengono link troppo lunghi. Inoltre, le banche e altre aziende affidabili non chiedono mai ai loro clienti dati personali via e-mail. Se non si è sicuri, è meglio chiedere direttamente all’azienda.
2. Negozi online fraudolenti
Le marche costose e gli articoli in edizione limitata hanno un grande fascino, soprattutto per i giovani. I truffatori lo sanno e diffondono annunci falsi per occasioni di lusso sui social media e in Internet. Cliccando sul link, si viene reindirizzati a un falso negozio online. A prima vista, questo sembra ingannevolmente reale. Tuttavia, dopo il pagamento si ottiene un prodotto falso o proprio nulla. Nel caso peggiore, i truffatori usano i dati bancari per prosciugare il conto.
Insegnate a vostro figlio a controllare il sigillo di qualità dei negozi online, un indirizzo di contatto e l’ortografia. Inoltre, prima di ordinare, si dovrebbero fare delle ricerche sulle esperienze avute da altri clienti con il negozio. Se il commerciante insiste sul pagamento anticipato e non ci sono altre opzioni di pagamento, si consiglia prudenza.
3. Il falso principe
Mai sentito parlare del principe nigeriano? Per molti, è sinonimo di una truffa collaudata. Si riceve un’e-mail da un ricco sconosciuto che ha urgente bisogno di aiuto per mettere in sicurezza grandi somme di denaro. Per fare questo, deve trasferire il suo denaro su un conto estero. Chi mette a disposizione il proprio conto riceve come ricompensa una somma milionaria. Prima però deve fare un pagamento allo sconosciuto per testare se il trasferimento funziona. Ed ecco che i soldi sono già spariti.
Aprite gli occhi a vostro figlio: se qualcosa è troppo bello per essere vero… non lo è. Questo vale soprattutto in Internet. Se riceve un’offerta del genere via e-mail, non deve rispondere in nessun caso ma cancellare subito il messaggio.
4. Truffa dell’amore e sextortion
L’amore rende ciechi. Questo è il detto su cui puntano i truffatori nelle app e nelle chatroom di incontri, ma anche sui social media. Creano un profilo fake con foto rubate e, con questa falsa identità, flirtano con le loro vittime. Il contatto avviene solo via Internet, gli incontri personali sono previsti ma costantemente rimandati. Una volta stabilito un intenso legame emotivo, i truffatori colpiscono: chiedono un trasferimento di denaro, per esempio, per un’emergenza. Altrettanto spesso, chiedono foto e video erotici, che i truffatori usano poi per ricattare la vittima per denaro.
Spiegate a vostro figlio che su Internet non si può mai essere sicuri di chi ci sia dall’altra parte. Ecco perché bisognerebbe essere particolarmente prudenti quando si contattano gli estranei. Accordatevi con vostro figlio affinché riveli il minor numero possibile di informazioni su se stesso online e pubblichi solo sue foto che desidera mostrare a tutto il mondo.
5. Link manipolati nei social media
«Devi assolutamente vederlo, troppo forte!» Le persone che ricevono un link con titoli scioccanti dai loro amici spesso ci cliccano sopra. Tuttavia, non è detto che dietro a tutto questo ci sia un amico. Possono essere anche truffatori all’opera che hanno ottenuto l’accesso all’account di Facebook con lo stesso trucco che si accingono a utilizzare: il link porta a un sito web manipolato che consente ai truffatori di leggere i dati di accesso. In tutta facilità, accedono al numero di telefono, all’indirizzo e-mail e forse anche alle informazioni della carta di credito, dopodiché inviano il link manipolato a tutta la lista di amici.
Sensibilizzate vostro figlio a non cliccare intuitivamente sui link che gli vengono inviati. Se qualcosa sembra strano, è meglio chiedere prima all’amico di cosa si tratta.
Acquisire competenza mediatica
Navigare, chattare e condividere foto? Questo fa parte della vita quotidiana di bambini e ragazzi. Una marcata competenza mediatica è quindi un must. Su Pro Juventute, genitori e figli possono trovare guide utili su come gestire i media digitali.
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